In questo articolo
Meditazione e connessione profonda, l’essenza del sentire autentico
Il sentire autentico non è un’emozione fugace né un pensiero articolato, ma un’esperienza che è possibile incontrare durante la meditazione come uno stato di connessione profonda caratterizzato da:
- Pura presenza: Una percezione del qui e ora in cui i confini tra osservatore e osservato si dissolvono
- Sentimento di unità con la realtà: L’idea di separazione tra “io” e “altro” viene meno, lasciando spazio a un senso di appartenenza e interconnessione
- Assenza di concettualizzazione: Non c’è analisi, giudizio o interpretazione. Si sente semplicemente ciò che c’è, così com’è
Questo stato di connessione profonda con la realtà non è qualcosa che si può “cercare” o “forzare”. È un frutto naturale della meditazione, in particolare di pratiche come la vipassana, che coltivano la consapevolezza e la visione profonda della natura della realtà.
Il corpo come porta di accesso
Spesso, il sentire autentico emerge attraverso una profonda consapevolezza del corpo. Durante la meditazione, si osservano le sensazioni fisiche senza attaccamento o avversione. Questo processo ci permette di percepire il corpo non come “mio” o “separato”, ma come parte integrante del flusso della realtà.
Attraverso questa pratica, si può arrivare a percepire la realtà come un flusso continuo di cambiamento, in cui il confine tra noi e il mondo si dissolve. È una comprensione che non viene dalla mente razionale, ma da un sentire diretto e immediato, una vera connessione profonda con la realtà.
È questo il Samadhi?
Molti si chiedono se questo stato di sentire autentico sia il samadhi, uno degli stati meditativi più avanzati descritti nelle tradizioni yogiche e buddhiste. Sebbene possa condividere alcune caratteristiche con il samadhi – come la profonda connessione e l’assenza di dualità – è importante non attaccarsi a etichette. Ciò che conta è vivere l’esperienza con umiltà, apertura e gratitudine.
Come approfondire questa esperienza
- Accogli ciò che emerge: Non cercare di replicare l’esperienza o di trattenerla. Ogni momento è unico, e ciò che conta è la pratica continua.
- Affidati alla pratica: La meditazione non è un mezzo per raggiungere uno stato, ma una via per esplorare ciò che sei nel profondo.
- Rimani radicato: Anche le esperienze profonde devono essere integrate nella vita quotidiana. Coltiva la presenza in ogni gesto e momento.
Il sentire autentico è un dono della meditazione, un invito a vivere la realtà così com’è, senza filtri o separazioni. Non è una meta, ma una scoperta che si rivela quando lasciamo andare il bisogno di controllare e ci immergiamo nel flusso della vita. In questo spazio di autenticità, possiamo iniziare a intravedere la bellezza di ciò che è sempre stato presente: una connessione profonda con la realtà e un’unità profonda con tutto ciò che esiste.
Dottore in Psicologia, Facilitatore in Mindfulness (ric. IPHM), Master DCA (Disturbi del Comportamento Alimentare), Master in Sessuologia Clinica, Master in Linguaggi della Psiche, Conoscitore in psicosomatica, Poeta, Studioso di filosofia e psicologia del profondo