In questo articolo
Introduzione: dalla divulgazione alla scoperta di sé
In questo articolo esploreremo due aspetti centrali:
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L’olismo, ovvero l’idea che l’intero sia più della somma delle parti
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L’interconnessione, resa celebre dal fenomeno dell’entanglement quantistico
Ma non ci fermeremo alla scienza: intrecceremo questi concetti con la filosofia, la psicoanalisi, le culture antiche e le sfide della società contemporanea, per mostrare come la fisica quantistica e interconnessione possano davvero ispirare una nuova visione della vita.
L’olismo: oltre il riduzionismo
Il termine olismo nasce agli inizi del Novecento grazie al pensatore sudafricano Jan Smuts, che lo definì come “l’intero è più della somma delle sue parti”.
Questa visione rappresenta una frattura con la mentalità riduzionista tipica della scienza moderna: la fisica classica, infatti, cerca di comprendere i fenomeni dividendo la realtà in pezzi sempre più piccoli.
Esempi naturali di olismo
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La medusa: composta per il 99% di acqua, vive immersa in un mare che è acqua al 96,5%. Eppure, la medusa non è acqua di mare: nuota, pulsa, si muove. Ha una “medusicità” che non può essere ridotta alla mera somma delle sue molecole.
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L’atomo di idrogeno: un protone positivo e un elettrone negativo dovrebbero, secondo la fisica classica, collassare istantaneamente. Ma l’atomo è stabile: la sua coerenza non è spiegabile solo dalle proprietà delle singole cariche.
L’olismo ci invita a riflettere: mettere insieme è più importante che separare. Quando uniamo, accade qualcosa di inatteso: emergono nuove proprietà, nuovi significati.
Olismo e cultura
Questa idea non appartiene solo alla fisica.
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In filosofia, Platone parlava della realtà come di un organismo vivente, un cosmos animato.
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In antropologia, molte culture indigene hanno sempre concepito la vita come rete interconnessa, non come somma di individui isolati.
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In psicoanalisi, Jung con la sua nozione di inconscio collettivo descriveva un livello psichico che va oltre l’individuo.
L’olismo, dunque, non è solo un concetto scientifico: è un paradigma che mette in discussione l’idea di separazione, proponendo una visione unitaria e integrata.
L’entanglement: l’azione spettrale a distanza
Se l’olismo ci invita a pensare l’intero, l’entanglement quantistico ci costringe a ripensare i legami invisibili che collegano ogni cosa.
Einstein e la sfida alla meccanica quantistica
Negli anni ’30, Albert Einstein – pur avendo contribuito alla nascita della teoria quantistica – cominciò a dubitarne. Secondo lui, la meccanica quantistica era incompleta: mancava qualcosa.
Per dimostrarne i limiti, ideò un paradosso con due particelle: se una viene osservata, l’altra risponde istantaneamente, anche a distanza. Einstein definì questo fenomeno con ironia “azione spettrale a distanza”.
Dagli anni ‘60 al Nobel 2022
Per decenni, l’entanglement rimase un’ipotesi. Ma a partire dal 1969 con John Clauser, nel 1982 con Alain Aspect, e negli anni ’90 con Anton Zeilinger, gli esperimenti confermarono che l’entanglement è reale.
Newton: la luce come particella Isaac Newton, durante l’isolamento causato dalla peste del 1665, condusse esperimenti con un prisma che lo portarono a sostenere che la luce fosse composta daLa luce e la nascita della meccanica quantistica

Nel 2022, i tre scienziati ricevettero il Premio Nobel per la Fisica.
Applicazioni tecnologiche
L’entanglement non è solo un mistero filosofico:
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Crittografia quantistica: comunicazioni inviolabili
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Teletrasporto quantistico: trasferimento di stati informativi
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Computer quantistici: una rivoluzione nell’elaborazione dei dati
Eppure, resta il paradosso: funziona, ma non sappiamo perché.
Oltre la scienza: interconnessione e culture umane
Il concetto di fisica quantistica e interconnessione apre finestre che vanno oltre la scienza.
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Nelle tradizioni orientali (buddhismo, taoismo, induismo), la realtà è rete, relazione, interdipendenza. Il principio buddhista di pratītyasamutpāda (origine dipendente) sembra un’eco spirituale dell’entanglement.
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In filosofia occidentale, pensatori come Spinoza o Leibniz hanno visto l’universo come un tutto integrato.
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In psicoanalisi, Freud stesso parlava del legame invisibile tra madre e figlio, mentre Jung interpretava le coincidenze significative (sincronicità) come espressioni di connessioni profonde non causali.
Il rapporto tra il finito e l'infinito: tra filosofia e scienza

Ronchi, docente di filosofia teoretica all’Università dell’Aquila e all’IRPA (allievo di Carlo Sini e studioso di Bergson), propone una provocazione: come farla finita con il finito?. L’angoscia della scelta, l’incertezza per
Connessioni nella natura e nell’uomo
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Gli stormi di uccelli e i banchi di pesci si muovono come un unico organismo
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Le piante, secondo Stefano Mancuso, formano intelligenze collettive distribuite
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Gli esseri umani, nei legami familiari o gemellari, mostrano esperienze che ricordano la logica dell’entanglement.
L’universo ci parla con un messaggio chiaro: la separazione è un’illusione.
Implicazioni psico-sociali
Viviamo in un mondo che esalta individualismo e competizione, ma la scienza quantistica e le culture antiche ci suggeriscono altro: la regola è la collaborazione, la connessione, la comunità.
Forse è tempo di riscoprire questa logica cosmica anche nella nostra vita quotidiana:
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nelle relazioni personali, imparando a riconoscere che non siamo mai isolati
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nella società, promuovendo modelli di cooperazione
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nell’ecologia, comprendendo che danneggiare la natura significa danneggiare noi stessi
Non siamo mai soli
La fisica quantistica, attraverso olismo ed entanglement, ci svela che l’universo non è un mosaico di pezzi sparsi, ma una trama viva di connessioni.
Non possiamo più sentirci soli: ogni nostro gesto, pensiero, emozione risuona nell’universo. La fisica quantistica e interconnessione non sono soltanto concetti scientifici: sono un invito a ripensare la vita, a superare la logica della separazione e ad abbracciare la realtà profonda dell’unità.
Questo articolo è stato tratto da

Psicologo clinico, Guida in pratiche Meditative, Facilitatore in Mindfulness (ric. IPHM), Master DCA (Disturbi del Comportamento Alimentare), Master in Sessuologia Clinica, Master in Linguaggi della Psiche, Conoscitore in psicosomatica
