Quando si parla di Mindfulness spesso ricorrono termini come, qui e ora, consapevolezza, presenza a sé stessi, attenzione focalizzata sul respiro.
Come praticante di Mindfulness spesso mi sono chiesto come mai, si debba fare attenzione proprio al respiro
La risposta è arrivata grazie all’iniziativa del Centro Mindfulness Pisa che, in epoca di lockdown, ha attivato un servizio di meditazione collettiva in diretta via facebook.
Grazie a questa opportunità ho potuto avvicinarmi al maestro di meditazione mahayana Vincenzo Tallarico.
Così ho capito l’importanza dell’essere consapevoli del proprio respiro
In ogni istante della nostra vita siamo soggetti a stimoli che attivano la nostra coscienza, questi stimoli possono essere per noi piacevoli (dai quali deriva attaccamento), spiacevoli (dai quali deriva avversione), oppure neutri. Come noi percepiamo lo stimolo: positivo, negativo, neutro, attiva una nostra risposta emotiva.
Gestire emozioni e stress con la Mindfulness
Per capire come gestire emozioni e stress con la Mindfulness,Fare attenzione al respiro equivale a tornare nel proprio centro
II respiro è neutro, non abbiamo con il respiro nessun attaccamento, né nessuna avversione, è semplicemente una condizione naturale. Quando una situazione ci porta attaccamento o avversione, ritornare al respiro significa tornare in una condizione neutrale per non rimanere invischiati negli effetti che sono sempre negativi sia dell’attaccamento che dell’avversione.
Praticare facendo attenzione alla consapevolezza del respiro significa abituarci a non farci portare via dagli eventi, a non farci travolgere dalle situazioni, a rimanere in una situazione neutrale come appunto quella del respiro.
Photo by Eli DeFaria on Unsplash
Dottore in Psicologia, Facilitatore in Mindfulness (ric. IPHM), Master DCA (Disturbi del Comportamento Alimentare), Master in Sessuologia Clinica, Master in Linguaggi della Psiche, Conoscitore in psicosomatica, Poeta, Studioso di filosofia e psicologia del profondo