Il Parco Mediceo di Pratolino si trova sulle colline fiorentine, è un parco storico, acquistato nel 1568 da Francesco I dei Medici, progettato insieme all’architetto Bernardo Buontalenti, nel 2013 ha ricevuto il riconoscimento dall’UNESCO.
L’area coperta dal parco è molto estesa, circa 30 ettari, ai quali si sono aggiunti alti 30 grazie all’intervento di ampliamento dell’area visitabile conclusosi nella primavera del 2021.
Dianzi all’ombra di forma occulta e bruna,
Quasi giacesti, Pratolino, ascoso;
Or la tua donna tant’onor t’aggiunge,
Che piega alla seconda alta fortuna,
Gli antichi gioghi, l’Appennin nevoso
Ed Atlante ed Olimpo ancor si lunge;
Né confin la tua gloria asconde e serra,
Ma del tuo picciol nome empi la terra.Torquato Tasso
Pratolino è famoso per la statua del Gigante dell’Appennino, alta 14 metri, fu eretta nel 1580 e realizzata dallo scultore fiammingo Jean De Boulogne.
Il triangolo segreto del Parco di Pratolino
Il parco è ricco di geometrie tutte da scoprire, una di questa è un grande triangolo che corre lungo la parte a nord del parco, che vede come vertice alto la statua di Giove/Zeus (n.15) e ai vertici bassi due gigantesche spugne di mare (n. 16 e 14), si tratta di mete di spugna ricavate da spugne di mare arrivate dalla Corsica nel 1584 (oltre 13 tonnellate di spugne furono seccate ed intonacate per poi essere utilizzate nel Parco).
Guarda la statua di Giove un’enorme albero di quercia, «Il più antico oracolo greco, la quercia sacra a Zeus, si trovava a Dodona, nell’Epiro. Lì le sacerdotesse, erano dette peléiades, colombe. Votate a Dione, una divinità arcaica preellenistica, praticavano la dendromanzia traducendo in responsi divini lo stormire delle foglie della quercia al soffio dei venti.» (fonte: cavernacosmica.com)
Il grande triangolo del parco
Il triangolo è una forma il cui simbolismo lo troviamo in molte culture, religioni e tradizioni esoteriche, ad esempio l’alchimia fa uso del triangolo per indicare i 4 elementi.
Triangolo è contatto dell’uomo con il divino, passeggiare nel parco, scoprirsi all’interno del grande triangolo del Parco del Pratolino è una sensazione di sospensione che non si può descrivere a parole. È sentirsi parte di un disegno, di un grande progetto cosmico, fatto di semplici geometrie e collegamenti.
Il triangolo ritorna anche nella forma dei tanti tasselli fotovoltaici (luce, sole, energia) che costituiscono il Diamante: «Una centrale fotovoltaica sperimentale, frutto degli studi congiunti di Enel Ricerche e della Facoltà di Ingegneria dell’Università di Pisa, progettato per essere installato e per produrre energia in contesti di particolare pregio ambientale, storico, artistico ed architettonico.» (fonte: greenews.info)
Il triangolo aspetta di essere scoperto.
Buona visita.
Dottore in Psicologia, Facilitatore in Mindfulness (ric. IPHM), Master DCA (Disturbi del Comportamento Alimentare), Master in Sessuologia Clinica, Master in Linguaggi della Psiche, Conoscitore in psicosomatica, Poeta, Studioso di filosofia e psicologia del profondo