Il filosofo e accademico Rocco Ronchi illustra come Henri Bergson, nel volume Materia e memoria (Saggio sulla relazione tra il corpo e lo spirito), inauguri una prospettiva tesa a saldare il divario tra corpo e mente generato dal “cogito ergo sum“ (penso, dunque sono) del dualismo Cartesiano.
Natura e memoria
Per Ronchi il dualismo Cartesiano pone da un lato la natura, intesa come estensione, movimento, corpo, e dall’altra il puro atto del pensiero che pensa, colto nella sua semplicità indivisibile.
Due momenti separati, da una parte la materia e dall’altra la memoria.
Memoria intesa come qualcosa che ha coscienza di sé, memoria di un me, nel proprio divenire, memoria che consente di dire «io sono lo stesso di ieri»; io = io, la riflessione dell’io su se stesso.
La materia è un atto, unico e medesimo
Bergson propone una soluzione al dilemma del dualismo Cartesiano andando a collocare, sulla congiunzione “e” di materia e memoria, un accento: materia è memoria.
Nell’essere memoria della natura, il dualismo scompare, nella dimensione natura naturante (Giordano Bruno “vera essenza de l’essere tutto”, De la causa principio et uno – 1584) la natura è già coscienza come processo che avviene indipendentemente dall’Io.
io = io è limite di una natura cosciente che non ha l’ego per centro, ma per confine.
R. Ronchi
L’io è un prodotto della natura, un prodotto di limite, marginale: quindi natura = memoria = coscienza.
Bergson sostiene che l’esperienza, prima di, e per poter poi diventare l’esperienza di qualcuno, accada come immagine che non è né soggetto né oggetto. Un esperienza pura, di un puro accadere anonimo e impersonale; il dato immediato e intuibile.
Esperienza anteriore all’io di cui farà esperienza
Immediato è non mediato, non manipolato dalla necessità pratica dell’esistenza dell’uomo.
Non solo l’io e la presunta realtà in sé viene dopo l’esperienza, ma l’io e la realtà in sé sono illusioni, prodotti dalle necessità di dominio bio-politico della vita che struttura l’esperienza per vivere.
L’io, l’ego, occupano la coscienza, non sono la coscienza. La coscienza è un’immagine non umana della materia.
La materia è pura energia, energheia, atto, la natura non è una cosa, ma un atto.
Pura attività, atto che è in atto.
Un solo unico atto, su intensità diverse.
Dottore in Psicologia, Facilitatore in Mindfulness (ric. IPHM), Master DCA (Disturbi del Comportamento Alimentare), Master in Sessuologia Clinica, Master in Linguaggi della Psiche, Conoscitore in psicosomatica, Poeta, Studioso di filosofia e psicologia del profondo