I disturbi dell’attenzione possono essere temporanei come la disattenzione, la distrazione, o strutturali come l’aprosessia.
[…] L’aprosessia è l’incapacità strutturale a mantenere l’attenzione o perché l’ideazione è rarefatta o concentrata su pochi temi come negli stati depressivi, o perché è sovrabbondante come negli stati maniacali, o per un eccesso di emozioni o cariche affettive che interferiscono con i processi di pensiero, o per la presenza di idee fisse, come negli stati fobico-ossessivi, che imponendosi in modo coatto alla coscienza, riducono la possibilità di attenzione.
U. Galimberti, Nuovo Dizionario di Psicologia, Feltrinelli, 2018, p. 147-148.