Un importante contributo di Vito Mancuso, teologo, aiuta a rappresentarci ciò che da troppo tempo è pensato come diviso.
La differenza tra corpo e anima è ancora attuale?
Mancuso: «Il cristianesimo si basa sul fatto che il Logos si fa carne, che il verbo si fa carne. Il cristianesimo vive di questo momento e Logos non è una parola facile, dire che cosa diciamo dicendo Logos che cosa diciamo dicendo verbo, potremmo dire essere: l’intenzione permanente costruttiva di Dio verso il mondo, perché Logos è relazione e relazionalità continua dell’energia divina verso il mondo.
Tutte le eresie dei primi secoli esattamente da questo sorgevano, dall’impossibilità di tenere insieme la purezza divina la purezza del “Tous Deus“, Dio e le impurità, l’imperfezione della carne.
Il cristianesimo pensa come l’importanza della carne sia così decisiva e al contempo squalifica molte espressioni della carne.
Pensate alla Nascita di Venere del 1485, Sandro Botticelli ha potuto realizzarla anche grazie al Rinascimento, al fatto che la cultura, la grande cultura, classica della grecità è rientrata in gioco qui in Occidente. La grecità, che nel Rinascimento ha cominciato a entrare, contiene una modalità di pensare il corpo come prigione non ci sono dubbi. Al contempo la grecità contiene una modalità di distanza rispetto al corpo, per esempio Plotino, dice Porfirio nella Vita di Plotino: si vergognava quasi di avere un corpo.
Siamo al cospetto di questa contraddizione, e sono sicuro che se noi avessimo qui una persona di cultura buddhista, una persona di cultura ebraica, una persona di ogni cultura, probabilmente lo stesso dualismo, la stessa dualità, la stessa contraddizione si ritroverebbe all’interno di tutte le le grandi tradizioni umane che hanno pensato il corpo.
Ecco la mia tesi: Io sono il mio corpo, ma al contempo io non sono il mio corpo.
Questa è la questione, radicale, che dobbiamo mettere a tema quando parliamo del corpo. Non ci sono dubbi che io sono il mio corpo e ciascuno di noi è la sua materialità. Dal corpo procede l’anima, dalla materia “Mater” tutto sale dal basso bottom up dice la cosmogonia emergente di scuola americana, dal basso in alto, questa è l’idea dell’emergenza.
Tutto emerge dal basso tutto emerge dalla materia. Non c’è nessuna sproporzione ontologica tra il corpo e l’anima, se l’anima si dà esattamente grazie al lavoro del corpo.
Al contempo però, dobbiamo essere analitici e tentare di comprendere che cosa diciamo, quando diciamo corpo, cioè di non commettere nei confronti del corpo, lo stesso errore che commettiamo nei confronti dell’anima, pensando che il corpo sia una sostanza in sé per sé, non è così, non c’è la sostanza corpo.
Che cos’è il corpo?
Il 99% della massa corporea è formato da sei elementi atomici:
- ossigeno
- idrogeno
- carbonio
- azoto
- fosforo
- calcio.
Il rimanente 1% da altri 12 elementi atomici.
Gli atomi di carbonio sono gli atomi più pesanti, discendono dall’esplosione delle stelle di terza generazione disseminate nel cosmo, da lì dicono la vita ha cominciato a prendere forma. I diciotto elementi atomici si relazionano tra di loro e formano le molecole. Per il 70% del corpo siamo costituiti da acqua, e all’interno di queste molecole troviamo gli acidi nucleici DNA, RNA e proteine.
Tutto questo si relaziona e forma un altro livello ancora superiore che è il livello delle cellule. Io infatti sono un chissà quanti trilioni di cellule, le quali si relazionano e formano tessuti, organi.
Dicendo corpo in realtà sto nominando un processo. Un processo evolutivo, un processo che continuamente si fa e si disfa.
Il corpo: un processo in atto
Eraclito diceva “Non ci si può bagnare due volte nello stesso fiume”.
Il fiume scorre, non è mai lo stesso, anche noi scorriamo e ci trasformiamo. Un processo che si costituisce sulla base di due grandi dimensioni:
- la prima è la dimensione dell’energia, materia
- la seconda è la dimensione dell’informazione, energia che continuamente diventa materia. Una materia che è onda, particella, atomi, molecole.
Informazione, ciò che dà forma, ciò che dà il programma a questa energia, perché diventi quello che diventa un corpo umano e non di una rana.
Infine l’energia che ci costituisce non è totalmente solidificata, non è totalmente tradotta nella massa corporea (es: un sasso). Esiste un surplus di energia libera che consente non solo al mio corpo di muoversi, ma anche alla mia mente di ragionare, di pensare, di essere, di creare, rispetto ai miei condizionamenti ambientali e così via.
Il grande pericolo del nostro tempo, a mio avviso, è esattamente la sfiducia nei confronti dell’umano.
L'anima cos'è?
Ogni anima incarnata non può non essersi posta una fondamentale e semplice domanda: Cosa sei? Sulla base di questo interrogativo, intorno alla domanda «L’anima cos’è?», ho costruito questo articolo. Il
Questa incapacità di custodire la specificità umana, questa volontà di cancellarla e ridurci quasi a una cosa. Quando la grecità distingueva corpo e anima, quando il cristianesimo, in maniera grossolana, distingueva corpo e anima, andava a voler specificare a voler custodire la specificità umana che è ciò che noi veniamo dicendo spirito: capacità creativa, libertà: siamo relazione armoniosa»
Ecco il video completo, per comprendere a fondo la differenza tra corpo e anima.
Dottore in Psicologia, Facilitatore in Mindfulness (ric. IPHM), Master DCA (Disturbi del Comportamento Alimentare), Master in Sessuologia Clinica, Master in Linguaggi della Psiche, Conoscitore in psicosomatica, Poeta, Studioso di filosofia e psicologia del profondo